A 40 anni, generalmente negli Stati Uniti si suggerisce di sottoporsi a tecniche di fecondazione assistita dopo sei mesi di tentativi, anticipando molto i tempi italiani. Questo perché le probabilità di successo si riducono notevolmente man mano che gli anni passano anche seguendo la via della fecondazione in vitro.
A chi rivolgersi? In Italia ci si può rivolgere agli ospedali, dove però le liste di attesa sono di circa un anno – un anno e mezzo. Un’alternativa è rappresentata dai centri privati.
Il centro #Bioroma si è specializzato negli ultimi anni nel trattamento della sterilità in età femminile avanzata con risultati molto soddisfacenti, tuttavia le percentuali di gravidanza se a 40 si attestano intorno al 25%, a 43 scendono al 15%.
Se si desidera fortemente un bambino, quindi, l’ideale è cercare di aumentare le probabilità di successo tentando questa via e muovendosi il prima possibile.